«Veltroni ha dimostrato una capacità ed esperienza nell’amministrare che supera di gran lunga quella di molti dei nostri politici – osserva Giacomo Mondini, portavoce del Foro -. Poter dire che a Roma un centro sociale di destra esiste, significa garantirsi un ruolo super partes e dimostrare preparazione e lungimiranza politica». Corriere della Sera del 25 Maggio 2006.
In principio, settembre 2003, venne occupato lo stabile di via Capo d’Africa nel quartiere Celio; una vera e propria “profanazione” per lo stabile già Casa del Popolo e ritrovo degli Arditi del Popolo romani. Nel giugno 2005 la giunta Veltroni opera lo sgombero dello stabile per ridestinarlo a Museo della Shoa con la promessa di nuovi locali per gli occupanti.
Il 21 Aprile 2007 “per la riconosciuta valenza sociale dell’attività svolta dalla medesima” il Foro 753 riapre in dei nuovi locali gratuitamente concessi dal Comune di Roma. Il nuovo stabile è a Boccea-Torrevecchia; all’inaugurazione intervengono Rutilio Sermonti, uno dei fondatori di Ordine Nuovo, e le rappresentanze della Fiamma Tricolore, di Forza Nuova e degli SPQR Skinheads.
Nel dicembre 2008 il Comune di Roma opta per l’acquisto dello stabile sede del Foro per 500.000 Euro. Durante l’iter per l’assestamento di bilancio si decide di rinviare al 2009 l’acquisizione dello stabile da parte del comune.
Il Foro 753, nonostante i proclami di presunte autonomie politiche, è a tutti gli effetti un’organizzazione di Alleanza Nazionale.
Con l’assegnazione e il prossimo acquisto dello stabile si completa un lungo ed ambizioso percorso da parte della destra sociale di An iniziato a metà anni novanta.
Le origini, la destra sociale di An
Alleanza Nazionale dopo la svolta di Fiuggi, gennaio 1995, ha come
primo obiettivo, trasversalmente a tutte le sensibilità interne,
l’annientamento della componente che si è opposta alla svolta ed ha
dato vita al Movimento Sociale Fiamma Tricolore. Più a destra della
Fiamma in quel momento il deserto: il Movimento Politico è stato
sciolto dalle autorità, Meridiano Zero ha optato per
l’autoscioglimento. Alleanza Nazionale sa quindi di non poter lasciar
scivolare la vecchia base missina nelle mani di Rauti, il compito di
organizzare la corrente interna a ciò deputata viene affidato al genero
di Rauti Gianni Alemanno. Sulle ceneri della corrente “Cantiere Italia”, l’area politica di ex-rautiani favorevoli a Fini, nasce la “Destra Sociale”.
Ad animarla l’ex segretario del Fronte della Gioventù ed ex leader dei
giovani rautiani Gianni Alemanno ed il giornalista e deputato Francesco
Storace; contestualmente nasce la rivista “Area” la cui
direzione è affidata all’ex militante di Terza Posizione e cantante dei
“270bis” Marcello De Angelis, cinque anni e mezzo di carcere alle
spalle per banda armata. A Roma i circoli della destra sociale assumono
fra le varie denominazioni quella di “Oltrelinea” che “aggregano all’interno di AN diverse generazioni provenienti dal mondo della militanza e da differenti esperienze politiche”.
L’asse Alemanno-Terza Posizione
Alemanno, liberatosi dallo scomodo ingombro di Rauti e dei rautiani,
apre il partito ai vari reduci degli anni settanta. A presiedere il
circolo “Civiltà Romana”
viene chiamato l’ex Avanguardia Nazionale, Terza Posizione e N.A.R.
Giuseppe Dimitri, otto anni di carcere alle spalle per banda armata.
Alla chetichella Alemanno raccoglie diversi tra quadri e militanti di
base delle varie disciolte formazioni extraparlamentari; luogotenente
di Alemanno diventa così Vincenzo Piso, ex Terza Posizione con quattro
anni di carcere alle spalle per banda armata. Piso diverrà prima
consigliere comunale, poi segretario romano di An ed infine, dopo
alterne vicende interne, parlamentare.
Il sodalizio Alemanno-Dimitri tenta quindi di sfondare tra i “duri e
puri” in nome di una nuova sintesi politica. Dimitri del resto gode di
un consenso trasversale sulla piazza avendo guidato negli anni settanta
la “Legione” una sottoformazione di Terza Posizione dedita all’esoterismo neo-nazista e alle attività paramilitari.
Da Meridiano Zero a Terza Europa
Alemanno, forte di quest’asse, punta quindi ad allargare la sua
corrente agli ex di Meridiano Zero. Meridiano Zero era una formazione
politica neo-fascista attiva a Roma tra il 1991 e il 1993. Essa era
composta principalmente da un folto gruppo di ex-militanti del Fronte
della Gioventù delle sezioni missine di Monteverde, Eur-Garbatella e
dell’Appio Latino. Il leader della formazione era Rainaldo Graziani,
figlio del fondatore di Ordine Nuovo. Dopo l’auto scioglimento nel 1993
parte di Meridiano Zero era confluita nella Fiamma Tricolore salvo
uscirne poco dopo in polemica con Rauti. A fine anni novanta inizia il
riavvicinamento di un drappello di ex militanti di Meridiano Zero ad
Alleanza Nazionale. In una prima fase, 1997, danno vita ad alcuni
comitati civici con quello antirom a Marconi (Comitato Difesa del
Cittadino del quartiere Marconi). Nel 1998 nasce, con la benedizione di
Alemanno, il “Comitato Idee Proibite”
per l’abrogazione delle leggi Scelba e Mancino. Si tratta di un
comitato trasversale ad alcune realtà politiche, Azione Giovani e Forza
Nuova in primis, e ad alcune realtà associative come “Il Veliero” e “Giustizia Giusta”. Nel 1999 dalle ceneri della corrente interna di An “Oltrelinea” nasce il Coordinamento “Terza Europa”.
Si tratta di ottanta tra circoli territoriali e ambientali di AN con
numerosi eletti negli enti locali a Roma e Provincia. Le parole
d’ordine sono: militanza politica, volontariato sociale e attivismo
culturale (www.terzaeuropa.com). Pian piano “Terza Europa” si
struttura e si rafforza, Alemanno e Storace del resto sono ministro e
presidente della Regione. La scalata interna della destra sociale a
Roma raccoglie il primo grande successo nel marzo 2002 con la
designazione a segretario della federazione di Vincenzo Piso. Lo
scontro con le componenti moderate, i “gabbiani” in primis guidata da Fabio Rampelli, vede Alemanno e soci da qui in poi prevalere sistematicamente.
Il progetto politico “Foro 753”
In un quadro di consolidamento ed espansione per la destra sociale
nasce nel 2003 al quartiere Celio di Roma il Foro 753. Uno spazio,
nelle intenzioni della destra sociale, dove raccogliere e reimpiegare
gli “impresentabili” ma anche una postazione dal profilo fortemente
antagonista in concorrenza con le nascenti ONC (Occupazioni Non
Conformi) e OSA (Occupazioni a Scopo Abitativo) guidate dal camerata (e
amico di Dimitri e Piso) Gabriele Adinolfi, tesoriere di Terza
Posizione fuggito negli anni ottanta in Inghilterra in seguito ad una
condanna per banda armata e reati associativi legati alla strage di
Bologna. Caratteristica peculiare del Foro nell’ambito dell’area “non
conforme” è infatti la presunta autonomia da An; una modalità con cui
la destra sociale cerca il dialogo coi giovani più insofferenti alle
piroette di Fini e più sensibili alle tematiche della nuova destra,
dagli Ogm alla globalizzazione. Di presunta autonomia si parla dal
momento che tutti i principali esponenti del Foro hanno la tessera di
An in tasca ricoprendo incarichi interni o istituzionali anche di
rilievo. Alleanza Nazionale con questa spregiudicata operazione ha così
raccolto e ripulito diversi esponenti della teppaglia fascista romana
che vanno da Meridiano Zero al Movimento Politico con la benedizione
dei padri “bombaroli” nobili di Terza Posizione, dei N.A.R. e di Ordine
Nuovo.
Le attività del Foro
2.11 e Memento Naturae
2.11 è il nome del negozio-libreria sito a Fiumicino accanto alla
locale sede di Azione Giovani. Nella sigla il 2 sta per B (Benito) e
l’11 sta per M (Mussolini). 2.11 è la più importante dependance del
Foro, lo spazio viene anche adibito per conferenze e concerti oltre a
vendere abbigliamento e gadget nostalgici. Formalmente il presidente
dell’associazione 2.11 è Gianluca Di Lemma, in realtà ad animare le
attività del negozio è il consigliere comunale di Fiumicino di An
William De Vecchis, ai più noto per l’ordine del giorno del 2004 con
cui ha fatto intitolare una piazza di Fregene al gerarca fascista
Ettore Muti. Nel settembre 2005 De Vecchis attraverso il “Comitato Salvaguardia di Fiumicino”
e l’associazione 2.11 guida in compagnia dei giovani del Foro 753
l’occupazione simbolica dello storico Faro di Fiumicino. Emanazione di
De Vecchis è anche il “Comitato di Salvaguardia di Focene”. I due comitati territoriali hanno promosso insieme all’Associazione “Memento Naturae”, guidata dall’esponente del Foro Riccardo Oliva, diverse iniziativa di natura ambientale. “Memento Naturae”
altro quindi non è che una emanazione diversa ma speculare della
storica associazione ambientalista del Movimento Sociale Italiano “Fare Verde”.
Diverse sono le iniziative patrocinate e finanziate dai diversi comuni
del litorale laziale promosse da Memento Naturae. De Vecchis e 2.11 nel
gennaio 2006 hanno formalmente aderito al “Coordinamento Mutuo Sociale” promosso da Casa Pound.
Il Quadrato
Il 13 maggio 2006, in piena campagna elettorale, la presunta associazione culturale “il Quadrato” occupa uno stabile nel quartiere Portuense. Si tratta di un ex scuola già occupata, col nome di “Bartolo”
nel dicembre 1990, dai giovani fuoriusciti missini di zona che daranno
vita a Meridiano Zero prima e alcuni dei quali al Foro dopo.
L’occupazione è guidata dai consiglieri comunali Piso e De Vecchis e
dal membro dell’associazione culturale e candidato dei circoli “Marco Aurelio”
(ennesima denominazione dell’area già Oltrelinea-Terza Europa) di An in
quindicesimo municipio Luca Cirimbilla. In pochi giorni gli occupanti
recedono dai loro intenti. L’associazione formalmente guidata da
Maurizio Vitelli riappare in seguito nella velina di rivendicazione del
presidio per l’emergenza abitativa promosso da Foro e Casa Pound nel
gennaio 2009.
Università e Scuola
Minoritaria ma visibile la componente universitaria del Foro. Il nucleo
base è da alcuni anni la facoltà di Scienze Politiche all’università
Roma Tre. Il Foro 753 attraverso Azione Universitaria esprime in questa
facoltà da qualche anno i rappresentanti degli studenti. Nel dicembre
2004 il Foro 753, 2.11 e Azione Universitaria promuovono nella facoltà
una conferenza sugli Ogm alla presenza dell’allora ministro
dell’agricoltura Alemanno. L’iniziativa si svolge a porte chiuse mentre
all’esterno della facoltà si fronteggiano studenti dei collettivi e il
servizio d’ordine di An. Nell’aprile 2005 militanti del Foro
aggrediscono due studenti nei locali della facoltà con relativi due
giorni di scontri sedati dalla Celere. Le elezioni universitarie alla
Sapienza nel 2008 vedono l’elezione al Consiglio d’Amministrazione
dello studente fuorisede vicino al Foro 753 Cristian Alicata. Nel 2005
il Foro nel tentativo di svincolarsi da Azione Studentesca,
l’organizzazione degli studenti medi di An, da vita all’effimero
esperimento di “Studenti in Marcia”.
Si tratta di una sorta di coordinamento studentesco impegnato
prevalentemente nelle scuole del XV° e XVI° municipio con una sede in
via degli Amodei a Bravetta.
Musica
Due sono i gruppi musicali direttamente riconducibili al Foro: “Insedia” (Innato Senso di Allergia) e “Ludiones”. Gli Insedia un tempo noti come “Postazione Nemica”
vedono alla voce e chitarra Giacomo Mondini, esponente di primo piano
del Foro. Il gruppo attivo dal 2000 suona Street Punk uscendo così dai
canoni della musica nazionalidentitaria, per alcuni anni hanno inoltre
seguito in tournee gli “Zetazeroalfa” il gruppo musicale di Gianluca
Iannone e Casa Pound. Mondini e Iannone condividono inoltre anche la
passione per i motori attraverso la “LMFO” (Legione Motorizzata
Fratelli Omunghus) una banda di motociclisti.
Da Fiumicino provengono invece i Ludiones, un gruppo legato all’esperienza di 2.11 e al rock stile Metallica.
Nostalgie
La musica e la cultura celtica sono indubbiamente un vecchio pallino
neofascista divenuto in passato grazie alle abili manovre del
consigliere regionale di area Foro Pietro Di Paolo un vero e proprio
festival: il Fairylands. Il festival si è svolto nel comune di Guidonia
fino al 2006 grazie ai contributi della Regione Lazio salvo poi
chiudere i battenti, contestualmente è nata l’etichetta musicale
Fairylands che ha promosso sporadiche iniziative musicali. La seconda
creazione di Di Paolo è il Palio dei Rioni, una manifestazione
medievale che nel 2008 si è svolta a Cesano in XX° municipio. Di ben
altro carattere è invece l’iniziativa promossa tra gli altri da
Gabriele Adinolfi e Rainaldo Graziani della guardia d’onore alla cripta
di Benito Mussolini nel cimitero di Predappio. L’iniziativa ha visto
fino a qualche tempo fa militanti di tutte le formazioni di destra,
partitiche e non, alternarsi in turni di guardi davanti alla tomba di
Mussolini. Il Foro 753 dal canto suo non ha mai fatto mancare un
congruo numero di giovani militanti ogni mese.
Gli esponenti del Foro 753
A coordinare le attività del Foro è Ugo Cassone.
Cresciuto nel Fronte della Gioventù di Monteverde è tra i promotori
dell’esperienza del Centro Sociale “Bartolo”. Insieme agli esponenti
del Bartolo e ad alcuni nuclei giovanili del FdG nel 1991 esce dal
Movimento Sociale e confluisce nella formazione neofascista Meridiano
Zero. Tra il 1995 e il 1996 entra nella Fiamma Tricolore diventandone
segretario della sezione di Monteverde e membro del direttivo giovanile
romano. Nell’aprile 1996 è tra i responsabili del pestaggio di un
tossicodipendente a Monteverde. Uscito dalla Fiamma diventa presidente
del Comitato Difesa del Cittadino del quartiere Marconi e con Domenico
Gramazio, storico esponente missino, guida a più riprese le
mobilitazioni contro il campo rom di Vicolo Savini. Nel 1998 promuove e
diviene responsabile del Comitato Idee Proibite. Nel 2008 grazie al
premio di maggioranza raccolto dal sindaco Alemanno alle elezioni, Ugo
Cassone diventa consigliere comunale col PdL distinguendosi fin da
subito per l’incondizionata solidarietà al Blocco Studentesco e a Casa
Pound dopo Piazza Navona e per le attenzioni dedicate all’intera area
non conforme. Nel 1994 Cassone ha dato vita alla Cooperativa Sociale “Arti e mestieri”
che si occupa di: servizi per lo sviluppo di imprese sociali e auto
impiego, servizi socio-educativi, servizi di informazione, consulenza e
orientamento alle imprese, servizi sul territorio e attività
associative (www.cooppartiemestieri.it). Cassone è anche membro del
consiglio nazionale Unicoop. La cooperativa grazie all’assessore alla
cultura del comune di Roma Umberto Croppi, ex Msi nonchè organizzatore
dei “Campi Hobbit” rautiani, si occupa da qualche tempo anche di “sicurezza” in eventi musicali come il “Nu Folk festival” e “l’Europae Festival”.
Nel comparto sicurezza della cooperativa lavorano e vengono stipendiati
per i loro servigi da squadristi alcuni camerati del Foro;
all’occorrenza i camerati del Foro fanno servizio d’ordine o da
“sbandieratori” per i sit-in dell’UGL.
Altro esponente di rilievo del Foro è Marco Veloccia,
già esponente dell’organizzazione missina Fare Fronte nella facoltà di
Lettere e Filosofia della Sapienza di Roma. Veloccia, che ha ricoperto
anche il ruolo di presidente del comitato civico Labicano-Celio, grazie
anche all’occupazione del Foro ha consolidato il suo bacino elettorale
venendo confermato nel 2006 e nel 2008 come consigliere del Municipio
I°. Ed è in questa veste che si è distinto nella battaglia omofobica
contro la “Gay Street” di via San Giovanni in Laterano. Nel
dicembre 2008 è stato assunto come collaboratore dall’Assessore alla
Cultura del Comune di Roma Umberto Croppi.
Proviene dal sindacato un altro noto esponente del Foro: Stefano Conti.
Già iscritto ai Msi, nel 1997 partecipa con Cassone alle attività del
Comitato di Difesa del Cittadino del quartiere Marconi contro il campo
rom di Vicolo Savini e al Comitato Idee Proibite. Successivamente
diventa vice-coordinatore dei circoli Terza Europa di Alleanza
Nazionale. Da alcuni anni è inoltre segretario provinciale di Roma
dell’UGL Telecomunicazioni.
Da Azione Giovani proviene invece un giovane esponente del Foro: Luca Silvestri.
Noto principalmente per l’assalto nell’aprile 2002 al Teatro Vascello
di Monteverde. In quell’occasione la compagnia del “Teatro civile
contro la guerra” metteva in scena lo spettacolo “Mai morti”. Davanti
al teatro si presentarono una gruppo di trenta fascisti di Azione
Giovani della sezione di Monteverde, guidati da Luca Silvestri, dalla
consigliera provinciale Barbara Saltamartini e dal deputato Alberto
Arrighi.
Sempre dalla locale sede di An proviene il già citato Luca Cirimbilla.
Già addetto stampa della federazione romana di An, consigliere della
facoltà di Scienze Politiche a Roma Tre oggi giornalista per il
quotidiano di Vittorio Feltri “Libero”.
Direttamente riconducibili al Foro sono anche alcuni esponenti municipali.
Marco Perina, assessore a scuola, cultura e sport in XX° municipio, celebre per la sua battaglia a difesa dei lucchetti di Ponte Milvio, Nicola Paride Alampi, consigliere in XVI° municipio, Andrea Mosti, consigliere in V° municipio, Giovanna Romeo, consigliera in XV° municipio e Tommaso Ippoliti, ex consigliere in VII’ municipio.
Infine possono certamente considerarsi d’area Foro 753 Vincenzo Piso, deputato del PdL, Pietro Di Paolo, consigliere regionale di An, ed i consiglieri comunali PdL e referenti dell’intera area non conforme Luca Gramazio e Alessandro Cochi, quest’ultimo già animatore a fine anni novanta del centro sociale di destra “Portaperta” a San Giovanni.